Si sente molto parlare di Second Hand, Vintage, Thrifting, mercatini dell’usato, Charity Shop e tanto altro, ma quali sono le differenze fra tutti questi posti? Dove si può acquistare un bel capo vintage di marca e dove puoi trovare dei capi ad un costo irrisorio? Nell’articolo di oggi andremo a svelare questi posti, e chissà, magari scoprirete di averne uno a pochi passi da casa.
Prima di iniziare, capiamo cosa stiamo cercando, e no, non parlo di colori e stampe. Quanto volete che sia attuale il vostro capo? Immaginatevi di essere in grado di trovare qualsiasi cosa cerchiate. Vintage e Second hand vengono spesso confuse, ma facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento: con “Second Hand” (di seconda mano) si intende un capo che è stato già utilizzato precedentemente, che potrebbe essere di quest’anno o degli anni precedenti; quando invece parliamo di “Vintage” ci riferiamo a capi che hanno più di 20 anni, a prescindere che siano firmati o meno.
La prima categoria dei mercati rionali e mercatini delle pulci è forse la più vasta, la più incerta, e personalmente la mia preferita. Potreste trovare una camicia Armani nuova allo stesso prezzo di un biglietto dell’autobus oppure un top di Gaultier per il prezzo di un pranzo, non lo saprete mai. Spesso si trovano anche stock di abbigliamento invenduto per un prezzo irrisorio, la scelta sta a voi. Infatti, i prezzi ruotano intorno ai 0,50 centesimi, fino ad un massimo di 5 euro. La ricerca non sarà così facile però, vi avverto. I capi sono spesso buttati sui banchi, e dovete davvero addentrarvi per ravanare, ma ne varrà la pena, parola di una thrifter seriale. I mercati sono i più economici, vi faranno risparmiare considerabilmente, ma allo stesso tempo sono anche i più difficili da trovare, perché non sono presenti sulle mappe. Fortunatamente sul sito di Poorasfuck potete trovare le liste complete dei mercatini per ogni regione. Per ulteriori consigli sul mercato consultate l’articolo dedicato.
La seconda categoria è quella dei negozi dell’usato, fra le catene più estese sul territorio italiano possiamo trovare Share, Mercatino Franchising, Mercatopoli e Kecé. La selezione del second hand è accurata e più ordinata dei mercatini, spesso si trovano capi più attuali e difficilmente danneggiati. Sono molto simili a grandi negozi, avendo spesso diviso i capi per categorie di stili e colori, rendono molto più facile la ricerca. La maggior parte di questi negozi funziona come un franchising, ogni negozio è a sé, anche se è parte della stessa catena. Certe catene scontano i vestiti dopo 3 mesi che sono in vendita, il range di prezzi va dai 5€ ad un massimo di 50 euro, la media è di circa 10€ per dei capi di qualità superiore in confronto a quelli dei negozi di fast fashion.
Infine la terza categoria di negozi che al momento sono in trend sono i Vintage Shops o negozi vintage, pur essendo che il vintage si possa trovare anche nelle altre due categorie precedenti in maniera sporadica, nei negozi vintage la selezione è composta interamente da capi che ci riportano indietro nel tempo, anche se delle volte risultano molto attuali. È un sapere comune che i vestiti non vengono più realizzati come un tempo, oggigiorno i vestiti vengono creati principalmente per soddisfare le tendenze del momento. Al contrario, nei decenni precedenti la qualità dei tessuti e della manifattura era la cosa più importante, grazie a questo i capi di 30-40 anni fa sono ancora in ottime condizioni e perfettamente portabili al giorno d’oggi. L’unica nota dolente è che, il vintage, soprattutto quello firmato da grandi designer, ha un costo più elevato, questo perché parliamo di capi con una grande qualità e che sono anche un investimento perché sai che dureranno.
La catena più conosciuta di negozi vintage è Humana Vintage, che si occupa di selezionare i capi migliori in diversi punti vendita nelle maggiori città. Il prezzo parte da un minimo di 20 euro fino ad arrivare ad un massimo di 80 euro, ma quando si tratta di brand di lusso può salire ancora di più. Esistono anche eventi come l’East Market, il Remira Market, VinoKilo, Chez Babette Garage Sale etc. che ospitano al loro interno sia venditori privati che negozianti da tutta Italia.
Nella foto: Indaco Second Hand Milano
Gli swap party sono una categoria a parte, non so se si possano definire un posto dove acquistare usato, ma sono decisamente un’occasione per liberarsi delle cose inutilizzate facilmente e trovare qualcosa di carino, o un regalo per qualcuno a budget zero. Basta portare i propri capi che non si utilizzano più, e se ne potranno prendere altrettanti in cambio.
Per concludere, parliamo di online. Anche da questo punto di vista siamo leggermente indietro, a parte Vinted, che sta prendendo il volo in Europa, non esiste una piattaforma che arrivi al pari dell’esperienza fisica. Se proviamo a fare il confronto, Vinted potrebbe essere l’equivalente del mercato, Depop del second hand (anch’essa in costante crescita di popolarità in Italia) e Vestiaire Collective del vintage di lusso.
E voi dove lo andrete a cercare il vostro vintage e second hand?
Mi sto laureando in Fashion Styling allo IED di Milano e sono ossessionata dal thrifting e dai corsetti. I miei hobby sono scrivere, viaggiare e la fotografia . Mi sono sempre sentita un po’ Poorasfuck dentro, ma non avevo una parola per definire quel sentimento.