Tutti possono essere poor, ma solo pochi hanno il necessario per essere Poorasfuck.
Un atteggiamento, un modo di pensare, un modo di vivere la propria esistenza nella creatività, sapendo di essere speciali, le persone che ho incontrato su questo cammino sono state fiere di abbracciare questi concetti, e questa è la prova della nostra contaminazione creativa.
Oggi posso veramente mostrarvi che “Being poor never looked so cool.”
In una città frenetica, movimentata, fatta di cemento, pioggia e individualismo, Poorasfuck osa mostrare la propria anima artistica attraverso una palette di colori. Questo editoriale di Poorasfuck è un viaggio alla scoperta dei colori che sono dentro di voi, al fine di ripristinare il vostro animo artistico. Questo per dimostrare che siamo tutti dei quadri, imperfetti, ma bellissimi.
The Fashion FIlm è ambientato in uno scenario retrò futuristico nel 2050. La storia è divisa in tre parti con tre personaggi diversi: la donna, una consumatrice inconsapevole, l’investigatrice che rappresenta le persone interessate alla sostenibilità, e l’assassino che sta attivamente acquistando esclusivamente secondo vestiti per le mani.
Un elogio alla distruzione creativa, all’estetica del riciclo, alla bellezza che non nasce dalla perfezione ma dall’unione di tanti pezzi che da scarti riprendono vita. In altre parole, si tratta di un elogio all’upcycling. Un angelo che glorifica la rinascita della bellezza dai rifiuti e così facendo, glorifica anche la rinascita di uno spirito creativo che il mondo moderno ci sta portando via.
In una città frenetica, movimentata, fatta di cemento, pioggia e individualismo, Poorasfuck osa mostrare la propria anima artistica attraverso una palette di colori. Questo editoriale di Poorasfuck è un viaggio alla scoperta dei colori che sono dentro di voi, al fine di ripristinare il vostro animo artistico. Questo per dimostrare che siamo tutti dei quadri, imperfetti, ma bellissimi.
The Fashion FIlm è ambientato in uno scenario retrò futuristico nel 2050. La storia è divisa in tre parti con tre personaggi diversi: la donna, una consumatrice inconsapevole, l’investigatrice che rappresenta le persone interessate alla sostenibilità, e l’assassino che sta attivamente acquistando esclusivamente secondo vestiti per le mani.
Un elogio alla distruzione creativa, all’estetica del riciclo, alla bellezza che non nasce dalla perfezione ma dall’unione di tanti pezzi che da scarti riprendono vita. In altre parole, si tratta di un elogio all’upcycling. Un angelo che glorifica la rinascita della bellezza dai rifiuti e così facendo, glorifica anche la rinascita di uno spirito creativo che il mondo moderno ci sta portando via.